Innovazione. Sostenibilità. Tanti ne parlano, ma non tutti fanno seguire i fatti alle parole. Innovazione e sostenibilità vanno di pari passo e presuppongono un cambiamento mentale, un cambiamento di approccio. Ed è quello che sta facendo The IES Group – primo stampatore in Italia di EPS (polistirene espanso sinterizzato) ed EPP (polipropilene espanso) – con il “Programma Greta” per favorire l’economia circolare.
È stato Manuele Lucisano, CEO e general manager del Gruppo, a illustrare le 7 fasi del programma Greta in occasione di un evento sul tema della leadership che si è svolto pochi giorni fa all’interno della sede Ducati di Borgo Panigale, a Bologna. Nell’occasione è stata ufficializzata la nascita di The IES Group ed è stata presentata la nuova testata giornalistica online – Innovation Hero – di cui Manuele Lucisano è direttore editoriale.
«Si può produrre in maniera sostenibile, creando un’economia circolare grazie alla regola delle 4 R: ridurre, riutilizzare, riciclare, recuperare. Questo è quello che noi facciamo con il Programma Greta».
Cosa sono le 4 R?
Ridurre vuol razionalizzare i prodotti evitando l’overpackaging, cioè l’eccessivo imballaggio: in questo modo The IES Group può stampare meno plastica. Riutilizzare significa riutilizzare il materiale quando possibile mentre con il riciclo si trasformano i materiali recuperati, riducendo così i rifiuti. Infine il recupero, riadattando prodotti per nuovi usi. «Le emissioni vanno ridotte a monte – ha precisato Lucisano – non basta compensarle piantando alberi».
Il programma Greta, illustrato nel corso dell’evento, si suddivide in 7 fasi. La prima prevede un’analisi e valutazione sui processi produttivi dell’azienda-cliente per capire se le soluzioni già utilizzate per la riduzione delle emissioni siano efficienti. Nella seconda fase si procede a sostituire i materiali a perdere con contenitori e imballi riutilizzabili. «La sostenibilità deve essere anche economica – ha evidenziato il general manager di The IES Group – E i materiali a perdere sono un costo per l’azienda, sia economico, sia di impatto ambientale. La vera sostenibilità deve essere alla portata di tutti e realmente applicabile».
Nella terza fase si analizzano i materiali utilizzati e il loro impatto in termini di emissioni di anidride carbonica. Quindi, nella quarta si analizzano i processi produttivi. «Agiamo per minimizzare le movimentazioni, massimizzare le automazioni e razionalizzare gli elementi esistenti. In pratica operiamo su tutte quelle aree che concorrono ad aumentare la CO2 con lo scopo di portare a zero le emissioni» ha spiegato.
Nelle fasi 5 e 6 si vanno a sostituire materiali utilizzati in origine con materia prima rigenerata, certificando tutta la filiera. La fase 7 è la generazione di un’economia circolare reale, sostenibile ambientalmente e economicamente, che l’azienda può riprodurre autonomamente.
«Il nostro programma è anche un ottimo strumento di marketing. Un esempio: uno dei nostri materiali è Ocean, fatto con una grande percentuale di plastica riciclata dall’industria marittima. Il riutilizzo di plastica ripescata dal mare ha anche un grande impatto di immagine. Siamo profondamente soddisfatti – ha concluso Manuele Lucisano – perché Greta si sta dimostrando un programma ad ampio respiro: non si ferma alla plastica, ma può abbracciare qualunque materiale. Invece di compensare a valle le emissioni, piantando alberi come fanno in tanti, la nostra filosofia va nella direzione di ridurre direttamente le emissioni alla fonte. Solo così si evita l’acquisto dei cosiddetti crediti green da terzi: innescando un circolo virtuoso, si mette in moto un flusso circolare che l’azienda cliente potrà continuare ad applicare in autonomia.
Manuele e Vincenzo Lucisano
In sintesi Il programma Greta sottende un cambiamento di mentalità: ma questo cambiamento, in un modo o nell’altro, lo stiamo già vivendo: e sappiamo che solo cambiando mentalità riusciremo a rendere le nostre imprese realmente innovative e concretamente sostenibili».
