Marco Cenicola, sales development director: «Grazie alla continua ricerca siamo in grado di individuare materiali innovativi che garantiscono migliori performance. A breve i nostri clienti potranno vedere l’ologramma tridimensionale di quello che abbiamo realizzato»
Antalis Packaging è una multinazionale dal fatturato di circa 2,5 miliardi di euro: circa 15 anni fa la holding decide di investire in Italia, costituendo Antalis Packaging Italia, formata da specialisti dell’imballaggio protettivo, che studiano per i clienti il miglior packaging secondo le esigenze. Antalis è presente in Italia e in oltre 40 Paesi del mondo grazie anche al comparto AIKA (Antalis International Key Account). A parlarci delle innovazioni tecnologiche di Antalis Packaging Italia è Marco Cenicola che riveste la carica di Sales Development Director.
Ci parli di lei e del suo ingresso in Antalis Packaging Italia
Sono laureato in Economia con specializzazione in marketing, in logistica e in negoziazione commerciale, quindi, diciamo che mi trovo «nel posto giusto al momento giusto». Ho lavorato prima nel settore aeronautico per Alenia, sempre nel mondo della logistica, e successivamente per il gruppo Fiat, adesso gruppo Stellantis. Mi sono sempre occupato di packaging e logistica in diversi ruoli. Circa otto anni fa, approdo in Antalis, una realtà che fatturava circa 5 milioni di euro all’anno. Inizialmente avevo la responsabilità delle vendite per il Piemonte e la divisione Automotive. Dopo 5 anni circa il mio portafoglio clienti aveva raggiunto un fatturato di quasi 6 milioni di euro e successivamente sono diventato direttore sviluppo vendite Italia.
Quali cambiamenti sono stati apportati nel tempo?
Posso affermare che con l’attuale direzione, oggi il fatturato aziendale in 8 anni è passato dai 5 milioni ai 20 milioni di euro. Siamo cresciuti molto rapidamente, nel corso del tempo abbiamo cambiato il fatturato, le dimensioni ed il modello di business della società. Oggi Antalis è interamente controllata da KPP, la holding Giapponese dal fatturato di 563 miliardi di euro.
Abbiamo effettuato un lavoro faticoso e ambizioso, di cui ci prendiamo il merito. Offriamo un servizio completo ai nostri clienti, diventiamo loro partner a livello progettuale. Risolviamo i problemi, diventiamo il cervello funzionale dei nostri clienti. Abbiamo spinto moltissimo nello sviluppo del nostro comparto progettuale, infatti, il centro nevralgico della progettazione che prima era collocato in Germania, oggi lo abbiamo portato anche qui in Italia e i nostri ingegneri sono dotati dei più sofisticati mezzi di progettazione.
In che modo l’idea del clienti è progettata da Antalis?
Concentriamo le nostre forze laddove serve. Il progetto inizialmente è realizzato attraverso un disegno 3D quando il cliente ci mette a disposizione le matematiche del prodotto da confezionare, diversamente abbiamo degli scanner tridimensionali che ci permettono di matematizzare qualsiasi oggetto in pochi minuti. Siamo in grado così di progettare in tempo reale e di presentare i rendering tridimensionali ai nostri clienti che potranno vedere fin da subito il loro prodotto all’interno del packaging e fare i cambiamenti e le modifiche che desiderano. A breve i nostri clienti potranno vedere l’ologramma tridimensionale di quello che abbiamo realizzato, al momento siamo gli unici a fornire un servizio di questo genere.
Questo può accadere virtualmente ancora prima di realizzare il prodotto da confezionare, successivamente si andranno a scegliere i materiali che lo compongono e si procede con le campionature realizzate con i plotter. Il prodotto nell’arco di poche settimane sarà disponibile e il cliente potrà vedere la sua idea diventare realtà. In effetti, quello che facciamo è prendere un idea e la trasformiamo, in tempi rapidissimi, nel packaging del prodotto del nostro cliente, prima ancora che il prodotto stesso entri in produzione. Inoltre, diamo ai nostri clienti un’offerta ecosostenibile.
Come il packaging diventa ecosostenibile?
Analizziamo il livello di sostenibilità dei nostri clienti, la tipologia dei materiali utilizzati e cerchiamo di spostarci, senza mai precludere la qualità del packaging, verso un terreno ecosostenibile, un terreno Green. Grazie alla continua ricerca siamo in grado di individuare materiali innovativi che garantiscono migliori performance pur con spessori differenti o perfino in materiali “naturali”, garantendo sempre le stesse performance.
Progetti futuri?
Abbiamo avviato un progetto per rendere ecosostenibili gli imballaggi dei materiali ferrosi che si spediscono oltreoceano. In passato questi venivano protetti con l’olio, successivamente si è utilizzato il polietilene additivato chimicamente con dei protettivi, oggi siamo in grado di additivare la speciale chimica protettiva su carrier a base carta. Questo comporta la completa eliminazione della plastica dagli imballi.
Questo è uno dei tanti progetti ecosostenibili su cui Antalis sta lavorando ed è un progetto rivoluzionario perché oltre a comprimere i tempi di lavorazione dei nostri clienti genera un esternalità positiva per l’ambiente e molto spesso anche un’efficienza economica sul costo del packaging. Stiamo lavorando per realizzare un prodotto definitivo, una scatola preservante a 360°, quindi, eliminiamo non solo i doppi handling all’interno degli stabilimenti, ma anche la quantità di plastica che gira per il pianeta oltre che facilitare le operazioni di smaltimento a destino.
Il servizio AIKA è disponibile in tutta Europa?
Il nostro comparto AIKA (Antalis International Key Account) ci permette di seguire le aziende con la stessa qualità e la stessa forza in tutta Europa. Miriamo ad effettuare un servizio efficiente con processi di approvvigionamento erogato su scala europea, in questo modo siamo sempre vicini ai nostri clienti in qualsiasi luogo. AIKA comprende un supporto internazionale completo, attraverso un unico account di contatto, consulenza adeguata e ottimizzazione dei prodotti e processi. Il cliente è al centro del nostro progetto ed è seguito con la massima professionalità. Questo è una delle cose che ci contraddistingue rispetto alle altre aziende, sono pochissime quelle che sono in grado di supportare i clienti in tutta Europa allo stesso modo e con la stessa qualità. Alcuni di questi clienti hanno perfino prezzi condivisi su tutta Europa. Tra i nostri clienti AIKA possiamo citare Unilever, Sanpellegrino, SKF, Philip Morris, Amazon e Danfoss.
Come gestite le risorse umane?
Stiamo crescendo molto e in questo periodo abbiamo aumentato il nostro organico con l’ingresso di nuove risorse, tecnici commerciali, progettisti e addette al customer service. Il nostro personale cresce con noi, abbiamo diversi siti periferici, uno di questi siti lo abbiamo anche intitolato ad un amico che non c’è più. Abbiamo sedi operative su tutto il territorio nazionale. Tutte le nostre risorse sono il patrimonio intellettuale di Antalis. Per agevolare il personale, abbiamo introdotto lo smart working in tutti i comparti aziendali fino al customer service. Tutti i nostri dipendenti sono in grado di fare smart working e sono stati dotati di tutti i sistemi che servono per lavorare da casa. Abbiamo un età media inferiore ai 40 anni e i nostri uffici sono a maggioranza di quote rosa. Ancora molti cambiamenti ci aspettano e le idee in incubazione sono molte, fortunatamente i nostri azionisti credono fortemente nel futuro di Antalis e di conseguenza stanno investendo moltissimo, permettendoci di realizzare tutti i progetti che abbiamo in serbo per i nostri clienti.