Le frontiere della sostenibilità: coltivare vegetali senza inquinare. È la sfida di The Circle, l’azienda agricola romana – fondata da quattro giovani biologi – con un modello di sviluppo sostenibile e un’elevata concentrazione tecnologica. «Produciamo cibo ed energia senza alcun impatto sull’ambiente. L’obiettivo è superare il concetto di biologico, arrivando a essere un valore aggiunto per l’ecosistema».
Coltivare varietà vegetali senza generare alcun tipo di scarto – riuscendo in questo modo a valorizzare ogni rifiuto – oggi è possibile. Produrre contemporaneamente cibo e proteine di qualità, a impatto zero, è l’impegno portato avanti da un team di giovani biologi, che ha a cuore l’ambiente e la salute delle future generazioni. Prima azienda agricola acquaponica italiana, The Circle nasce a Roma nel 2017 grazie a Valerio Ciotola, Simone Cofini, Lorenzo Garreffa e Thomas Marino, quattro giovani imprenditori classe 1992 che, nell’acquaponica, hanno intravisto le potenzialità di un business scalabile in grado di diminuire l’inquinamento ambientale.
The Circle e serre verticali
Il punto di forza di The Circle è quello di riuscire, attraverso l’accoppiamento dei processi produttivi, a creare un ciclo virtuoso e una filiera agricola, energetica ed economica che non produce alcun rifiuto inquinante. «La nostra struttura è capace di superare il concetto di biologico e di impatto zero, arrivando a essere un valore aggiunto per l’ambiente».
Come funziona la coltura “acquaponica” e perché è sostenibile per l’ambiente?
L’acquaponica è una tecnica che accoppia l’allevamento di pesci e la produzione di insalate ed erbe aromatiche. Con questo sistema, The Circle garantisce una maggiore resa e una maggiore velocità di crescita delle piante coltivate. I pesci presenti nella vasca producono, con la respirazione e l’alimentazione, prodotti di scarto sotto forma di ammoniaca e scarti organici. L’acqua arricchita dai pesci circola all’interno dei letti di crescita, nei quali sono presenti specie batteriche che consentono di trasformare l’ammoniaca e gli scarti organici in nitriti e nitrati, un fertilizzante organico eccellente per le piante. A questo punto, le piante sono pronte a ricevere l’acqua ricca di nutrienti. Si ottiene così una crescita rigogliosa senza alcun utilizzo di prodotti sintetici, riducendo – cosa molto importante – il ciclo stesso della natura. Infine, il cerchio si chiude: l’acqua che non viene assorbita può tornare di nuovo pulita ai pesci grazie all’azione delle piante. Si ottiene niente meno che un risparmio di acqua pari al 90%.
Quali sono i vantaggi di questa tecnica? In che modo si rispetta la natura?
Prima di tutto si ha, ogni anno, un risparmio di 33mila chilogrammi di CO2 non immessa in atmosfera, con 135 litri d’acqua risparmiati per chilo di prodotto. Una produzione per ettaro doppia rispetto alla norma e un abbattimento dell’utilizzo di diserbanti, fertilizzanti di sintesi e antiparassitari. Tutto questo porta a produrre immissioni inquinanti pari a zero. L’idea è di scardinare i vecchi processi agricoli, che spesso hanno un impatto negativo sull’ecosistema a causa dell’utilizzo massiccio di prodotti e fertilizzanti chimici. Per fare il bene delle persone e dell’ambiente, bisogna quindi uscire da queste logiche e puntare su nuove strade: ecologiche e sostenibili. Lo dice anche la FAO da almeno quarant’anni.
Shop online e ristorazione: anche i migliori chef scelgono i vegetali The Circle…
Oggi il mercato si è aperto verso i nuovi concetti di ecostenibilità, dopo un primo diffidente approccio. Riusciamo a proporre i nostri prodotti attraverso uno shop online e fornendo le materie prime direttamente al mondo della ristorazione. Coltivando varietà di insalate ed erbe aromatiche, lavoriamo a stretto contatto con grandi chef italiani per garantire ai clienti un prodotto stagionale nuovo e sicuramente dal gusto originale. I vegetali coltivati con coltura acquaponica, infatti, hanno un sapore eccezionale, grazie all’impianto che permette ai nutrienti di essere veicolati nella maniera più efficace.
Entro il 2023, The Circle ha in cantiere il lancio di un round di investimenti per realizzare un nuovo impianto a Roma. Questo permetterà di consolidare il modello di business, che prevede l’apertura di altri punti di produzione all’estero tra cui Emirati Arabi Uniti e Sud Est asiatico.