La storica azienda mantovana realizza varie tipologie di pennello, in grado di assecondare le tradizioni di ogni Paese.
Forti, robusti e modulabili. Se il brand è universale, addirittura incluso nel nostro patrimonio storico e culturale, i suoi prodotti oltreché resistenti, sono anche adattabili alle tradizioni dei mercati che li comprano.
Sono i Pennelli Cinghiale, prodotti dall’omonima azienda fondata nel 1945 a Cicognara (Bassa Mantovana) dal Commendatore Alfredo Boldrini e resi celebri dalla pubblicità dell’omino in bicicletta (un caratterista scelto perché all’epoca rappresentava il tipico volto popolare, che nella realtà non sapeva pedalare), con un pennello gigantesco sulle spalle, a cui un vigile replica: «Per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello».
«Non è un caso che sia diventato un bene dall’alto valore storico – spiega Eleonora Calavalle (1982, una laurea alla Bocconi), nipote del fondatore e Ceo dell’azienda – Grande il nostro pennello lo è soprattutto perché adattabile. Ne realizziamo varie tipologie, in grado di assecondare le tradizioni di ogni Paese – soprattutto del bacino del Mediterraneo – in cui esportiamo. Esiste pertanto il pennello per riverniciare le ringhiere delle villette in Spagna, quello per ritoccare le pareti delle case in Grecia o in Puglia, persino quello delle Canarie, quello che piace agli applicatori di Cipro, Malta, Israele. Quello che da anni richiedono in modo esclusivo la Croazia e la Slovenia. Un Paese, un pennello. Ognuno con caratteristiche diverse, in grado di soddisfare una clientela fidelizzata da tanti anni».
Oltre ai pennelli, l’azienda oggi guidata da un team tutto al femminile (30 dipendenti e l’80%donne), dove Eleonora è affiancata dalla mamma – Catuscia Boldrini – Presidente, produce: pennellesse (pennelli piatti), plafoni, pennelli radiatori e rulli per pittura, studiati per i muri interni, esterni, le superfici in ferro e in legno. E ancora, idropitture di ogni tipo con funzioni igienizzanti e sbiancanti, smalti, vernici, impregnanti per legno, oli, antiruggine, stucchi, cementi, gessi. I clienti sono professionisti, decoratori e appassionati del fai da te.
«Dietro tutti i nostri prodotti – ancora Eleonora – anni di ricerche e ascolto delle esigenze dei nostri clienti. L’innovazione continua, sia di prodotto che di processo, è di sicuro una delle ragioni del nostro successo dal ’45, nonostante la concorrenza del nostro distretto, un concentrato di produttori di pennelli e scope. Nel 2013 abbiamo iniziato a realizzare i nostri pennelli con l’esclusivo e innovativo filamento sintetico Boartex®, studiato per garantire performance elevate, unendo alla capacità di carico e scarico della vernice, una leggerezza e una flessibilità della mischia di setole unica. Le mischie Boartex sono costituite da un esclusivo mix di filamenti conicizzati ed estrusi, con forme e dimensioni diverse, studiate per assicurare un rilascio ottimale della pittura su tutte le superfici. Questo esclusivo filamento di Pennelli Cinghiale viene utilizzato nella linea di Pennelli Technology. Grazie all’attenta lavorazione e alla qualità del mastice epossidico VOC free, sono resistenti anche ai solventi. Non solo, hanno una ghiera antigoccia, un manico ergonomico, antiscivolo, in legno».
Un prodotto che resiste ai 50 gradi del deserto
Restando ai risultati delle ricerche più recenti, con il brand Pinti Paint e i suoi prodotti pensati per il mondo arabo, la Pennelli Cinghiale si sta aprendo a cinque Paesi target: Emirati Arabi, Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait e Oman. Oltre ai prodotti tradizionali, come pennelli e rulli, su quei mercati debutteranno la vernice Super Cool, altamente riflettente e pensata per abbattere le temperature interne delle case – mantenendole fresche – e l’idropittura Sanus agli ioni attivi con catturatore di formaldeide, principale agente inquinante indoor rilasciato da mobili e oggetti presenti nelle case, che consente anche una sanificazione ottimale degli ambienti.
«La zona del Golfo – chiarisce la Ceo – ha potenzialità immense per un’azienda come la nostra. L’erosione climatica, prodotta dal mare, dalle tempeste di sabbia e dalle altissime temperature a quella latitudine, rendono necessaria una manutenzione costante degli edifici e delle costruzioni. La qualità dei nostri prodotti, disegnati apposta per queste geografie, è una delle risposte migliori. L’impatto di questa della pittura SuperCool è soprattutto rilevante nell’abbassare la temperatura interna degli edifici, grazie alla sua capacità altamente riflettente. Questo significa una riduzione netta nell’utilizzo di aria condizionata e un risparmio energetico importante, considerando che in questi Paesi si arriva anche a 48 gradi centigradi».
Altri prodotti particolarmente apprezzati?
I secchi Seletti, una novità nel campo del packaging di vernici. Sono gli unici progettati e realizzati per un riuso creativo. Si tratta di contenitori in latta, che possono essere facilmente trasformati in oggetti per la casa (tavolini, contenitori porta-oggetti o vasi per le piante). Proprio per renderli facilmente riutilizzabili, i secchi sono stati progettati con particolare attenzione: l’etichetta esterna è removibile con un semplice gesto e non lascia traccia, mentre la vernice è contenuta in uno speciale sacchetto Eco-Rivest (brevettato), che evita la dispersione di vernice nell’ambiente e lascia la latta pulita.
Una tecnologia sempre più sostenibile
La fabbrica di Cicognara è green. Per le produzioni sfrutta energia idrica certificata, la plastica dei secchi di pittura è riciclata e riciclabile, il legno dei manici è FSC® e proviene da foreste gestite in maniera rispettosa della natura, la formula chimica della pittura al bicarbonato ha il 95% di ingredienti green. Di pari passo corre l’aggiornamento tecnologico. L’esempio più recente, risalente al 2021, è rappresentato dal nuovissimo impianto automatizzato a tecnologia 4.0, con robot integrati, per produrre a ciclo completo 11mila pennellesse al giorno. Il lavoro che veniva svolto da 4 persone in 20 ore, viene ultimato in 8 ore di produzione giornaliera con l’assistenza di soli 2 operatori.
«Un risultato – fa sapere Eleonora – che ci consente di allargare la nostra presenza sui mercati esteri e rafforzarla, con più linee di prodotto, anche grazie alla riconversione del nostro personale a mansioni a maggiore valore aggiunto».
Il vostro brand è diventato leader di settore in Italia non solo per l’innovazione.
«Certo – afferma la Ceo – il merito va riconosciuto anche alla lungimirante scelta di mio nonno (uno dei primi imprenditori in Italia a introdurre la tredicesima a Natale) di registrare il marchio e investire nella sua crescita e diffusione. Laddove tutte le altre aziende del distretto di pennelli spesso portano i nomi delle famiglie, nonno Alfredo, pioniere, decide di utilizzare l’immagine del cinghiale per promuovere le setole dei suoi pennelli. Voleva un marchio universale, un’immagine fortemente evocativa, che rappresentasse al meglio le caratteristiche dei suoi pennelli. Fu lui a scegliere anche il cast del fortunato spot televisivo del 1982, quello con Papi, il vigile con la faccia da schiaffi. Quel pennello è conservato nel nostro Museo, dove ci sono documenti e oggetti antichi. Il Museo è un viaggio pop tra pezzi della storia di Pennelli Cinghiale e le opere d’arte contemporanea realizzate da Duty Gorn, street artist di fama internazionale».
È così che la storica azienda guarda ai giovani.
«Ai visitatori del museo viene detto che la pittura, in ogni sua forma di espressione, è arte, anche nell’applicazione edile e nel fai-da-te. Tutto comincia sempre con un pennello e una pittura».
Il sogno dell’azienda?
«Avere un giorno pennelli e rulli facilmente riciclabili per impattare sempre meno sul nostro Pianeta».