Home » Innovazione al femminile – Arriva iHeel, il tacco regolabile per evitare di soffrire

Innovazione al femminile – Arriva iHeel, il tacco regolabile per evitare di soffrire

di Valentina Tafuri
cover-IHeel
Intervista a Veronica Crisafulli, 28enne fondatrice di una start up che sta rivoluzionando il mondo delle calzature da donna.

La storia di iHeel, la prima scarpa con tacco regolabile, ha tutte le carte in regola per rientrare nei più classici casi di scoperte che sono entrate nella vita di milioni di persone. Perché le più grandi invenzioni della storia sono nate da un problema e dal modo in cui un genio l’ha risolto.

Il nostro è un augurio alla founder, della start up iHeel, Veronica Crisafulli, appena 28 anni ma con già all’attivo un bagaglio di esperienze importanti in Italia e all’estero per trasformare il suo sogno in realtà imprenditoriale.

Veronica-Crisafulli-Founder-IHeel

L’innovazione è nel DNA della tua attività. Da dove nasce questa peculiarità?

Credo sia intrinseca in una persona sin da quando nasce. Ho sempre avuto questa predisposizione a pensare fuori dalle righe e questo mi ha portato ad affrontare il mondo dell’innovazione. Noi imprenditori siamo una nicchia di pazzi su un cammino spesso difficile e impervio.

Come è iniziata l’avventura di iHeel?

Dopo il liceo mi sono presa un anno sabbatico per capire cosa volessi fare e già in quell’anno ho avuto l’idea della scarpa con il tacco regolabile. Ho poi successivamente intrapreso un percorso di studi presso l’Accademia Costume e moda di Roma. Nel 2016/2017 mi sono trasferita a Londra con un biglietto di sola andata ed è lì che ho iniziato a lavorare nel settore calzaturiero, questa esperienza durata un anno mi ha permesso di toccare con mano il problema comune a tante donne, relativo alla scomodità di utilizzare i tacchi durante la vita quotidiana, e ho iniziato a parlare e testare la mia “visione”. Inutile dire che l’idea riscuoteva consensi da parte di tutti.

bilanciamento-iheel

Alla fine della mia esperienza in Inghilterra sono tornata in Italia e mi sono focalizzata sulla creazione della mia azienda: lì è iniziato il vero e proprio processo di ricerca e sviluppo sul prodotto. Siamo partiti dall’analisi del problema: le scarpe con il tacco rappresentano una passione per molte donne ma anche un “dress code” per chi è obbligato ad usarle in determinati contesti lavorativi. Con i miei soci abbiamo analizzato le soluzioni già esistenti, che mostravano tutte problemi tecnici ed inconvenienti legati alla praticità di utilizzo. Abbiamo così cercato soluzioni alternative per risolvere tutte queste problematiche, senza cercare scorciatoie!

Così è nata la tecnologia iHeel, costituita da: un tacco telescopico, che può essere regolato in 3 diverse altezze con un click in meno di un secondo, e il processo di creazione dell’arcatura plantare, che garantisce una perfetta ergonomia al variare delle altezze.

Ci siamo complicati veramente tanto la vita – commenta Veronica – perché tutte le scarpe, da 200 anni a oggi, vengono costruite su tacchi fissi e strutture fisse. Quando, come nel nostro caso, il tacco diventa un elemento mobile, la struttura deve necessariamente mutare altrimenti la scarpa non è indossabile nel lungo periodo. Per arrivare a questo ci sono voluti 3 anni di studio, ricerca e sviluppo. Oggi sia il nostro tacco che il processo manifatturiero sono brevettati, e in fase di estensione in Europa, Asia, Stati Uniti.

Quanto conta l’utilizzo di materiali innovativi per la realizzazione di iHeel?

camminata-iHeel

Abbiamo dato sin da subito grandissima importanza ai materiali di produzione della nostra tecnologia. Purtroppo, al momento, le plastiche sostenibili non riescono a garantire alcune caratteristiche di resistenza che per noi sono fondamentali. Inoltre, in relazione ai pellami vegetali per la realizzazione della tomaia, abbiamo fatto dei test con la pelle derivata dal cactus e dalla mela ma non hanno portato i risultati sperati. La scarpa dopo pochissimi utilizzi risultava completamente rovinata. La riflessione che ne è derivata ci ha portato a definire il nostro prodotto come sostenibile ma anche funzionale e durevole. In tal senso quindi abbiamo deciso di utilizzare pellami tradizionali ma che derivano da rimanenze di magazzino. In questo modo lavoriamo per dare nuova vita a materiali che altrimenti andrebbero sprecati e creerebbero ulteriore inquinamento. La nostra soletta interna è costituita da un materiale biodegradabile e senza l’anima di metallo interna. Siamo comunque alla continua ricerca di polimeri che abbiano buone performance di tenuta per la produzione del nostro tacco.

Come è organizzato il vostro settore della Ricerca e Sviluppo?

La R&S è composta da diverse figure, ognuna con compiti e professionalità diverse. Il nostro product manager ha un know-how specifico del settore calzaturiero e industriale, il product designer si occupa di far coesistere l’ingegneria con la parte estetica, l’ingegnere si occupa di tutta la parte di realizzazione della tecnologia per ottimizzare i costi di produzione e prototipazione. Un grande lavoro di squadra.

iheel-caratteristiche

Siete nel settore moda. Cos’altro fate per rendere sostenibili i vostri prodotti?

Oltre a voler creare prodotti durevoli, con il nostro brand Nøva Shoes, commercializziamo il prodotto finito con la tecnologia iHeel. Offriamo naturalmente un servizio di assistenza a 360 gradi nel caso in cui il prodotto dovesse dare problemi. La strategia di Nøva è creare modelli che possano andar bene durante tutto l’anno. Parallelamente offriamo la nostra tecnologia iHeel in licenza a tutti i brand che vogliono apportare un’innovazione strutturale alle loro collezioni. Infatti noi non vogliamo essere un brand di moda. Noi facciamo tecnologia. iHeel è infatti un brevetto tecnologico che può essere adattato a tutte le aziende produttrici di calzature o brand.

 

Cosa state progettando per il futuro?

Sicuramente il goal principale è concludere la parte di funding entro il 2022. Le attività nel concreto che porteremo avanti sono: concludere la versione 2.0 del tacco che attualmente è in fase di test. Con questa proporremo non solo la versione 5-7 cm (del tacco) ma anche il 5-8 cm e il 7-10 cm. Il nostro goal sul breve termine è poi sicuramente il lancio di Nøva Shoes. Ci siamo dati l’obiettivo di una prima linea in primavera-estate del 2023. Abbiamo comunque già avuto segnali estremamente positivi dal mercato: a luglio siamo state tra le uniche 100 startup Italiane sulle quali l’ICE (Italian trade agency) ha investito per partecipare ad un programma di incubazione a Berlino, in Germania. Sono rientrata proprio qualche giorno fa a seguito di 2 mesi molto intensi.

calzature-donna-IHeel

A settembre siamo stati con un nostro pop-up store in Moscova a Milano durante la Milano fashion week con Nøva, e a giugno abbiamo presentato iHeel durante VivaTech a Parigi, la più importante fiera sulla tecnologia Europea. In quell’occasione abbiamo ricevuto decine e decine di richieste e destato un grandissimo interesse da parte di compratori, marketplace online asiatici, department store francesi. Siamo stati contattati anche da Amazon UK e USA che ci ha invitato a intraprendere una strategia commerciale sulla loro piattaforma perché considerano il nostro un prodotto non solo innovativo ma anche ad alto potenziale.

 

Valentina Tafuri

Ti potrebbe piacere

Lascia un commento