Ha intrapreso un percorso di ricerca di nuovi materiali per produrre apparecchi illuminanti outdoor in grado di combinare elevati standard qualitativi con soluzioni eco-friendly. Lavorare a basso impatto ambientale è oggi la mission di Niteko, un’azienda pugliese specializzata nel realizzare lampade a LED per installazioni stradali, urbane e industriali. «Utilizziamo materiale polimerico da recupero per ridurre sprechi ed emissioni».
Nasce come startup tra i banchi universitari e diventa negli anni una realtà solida con un fatturato che supera i 4 milioni di euro. È questa la fortunata (e meritata) ascesa di Niteko: l’azienda che da più di 10 anni realizza lampade a LED per installazioni stradali, urbane e industriali. E che nel 2021 ha lanciato Lorelux, il brand che si occupa di produrre lampade a LED di arredo urbano ecosostenibili e altamente resistenti nel tempo.
Come è nata l’idea di produrre i primi prototipi di illuminazione stradale con tecnologia a LED di potenza?
Lo scorso anno – racconta Giuseppe Vendramin, direttore tecnico dell’azienda Niteko e del brand Lorelux® – la nostra azienda ha festeggiato i suoi primi dieci anni. Insieme ad Alessandro Deodati ed Emiliano Petrachi, gli altri due co-fondatori di Niteko, ci siamo conosciuti durante il percorso accademico e abbiamo sempre condiviso l’idea che fosse necessario studiare soluzioni lungimiranti che puntassero al risparmio delle risorse e alla salvaguardia ambientale. L’idea di utilizzare la tecnologia a LED di potenza per l’illuminazione stradale deriva proprio dalla volontà di lavorare nell’ottica di quel risparmio energetico che la tecnologia a LED riesce a garantire. Nell’ormai lontano 2006, siamo infatti stati i primi a proporre prototipi di illuminazione stradale con tecnologia a LED durante una Conferenza internazionale IEEE in Tunisia. Da allora il nostro lavoro di ricerca non si è mai fermato, puntando sempre a soluzioni innovative e al passo con i tempi.
Come si crea una luce su misura?
Si crea personalizzando fotometrie, temperatura di colore, configurazioni di potenza e colore del corpo illuminante, in modo tale da fornire lampade che rispondano alle specifiche richieste dai clienti, oppure progettando retrofit per convertire alla tecnologia a LED quei lampioni di cui non si vuole perdere il valore storico-artistico. La massima espressione di questa personalizzazione l’abbiamo raggiunta più di recente, mettendo a punto una nuova tecnologia che consente ad architetti, progettisti e designer di essere protagonisti nella realizzazione di serie limitate di apparecchi illuminanti ecocompatibili ed economicamente sostenibili, a partire dalla plastica riciclata o di origine vegetale.
Perché possiamo definire Niteko un’azienda innovativa?
Ingegno e know-how da sempre sono stati la chiave che ci ha consentito di anticipare i tempi e, oggi più che mai, di perseguire eticamente modelli di business circolare che consentono di utilizzare meglio le risorse, di ridurre i costi e generare dei profitti che possono essere reinvestiti nella ricerca continua, che da sempre portiamo avanti anche con enti esterni, presenti sul nostro territorio. Siamo stati i primi a realizzare un prototipo di lampione stradale a LED, a sperimentare e a brevettare i dissipatori di calore in materiale composito nell’ambito dell’illuminazione a LED e, infine, a sperimentare l’impiego della plastica di origine vegetale e da riciclo primario per la fabbricazione di apparecchi funzionali e d’arredo urbano a LED.
Lo stabilimento a Montemesola (Taranto) viene considerato “NZEB” ovvero near zero energy building: in che cosa consiste il vostro approccio sostenibile?
Lavorare a basso impatto ambientale è la nostra mission. Cominciare dalla sede per ridurre sprechi ed emissioni di CO2 – un edificio a energia quasi zero (NZEB) che produce da solo l’energia di cui ha bisogno – è stato il primo passo naturale da fare in questa direzione. Tramite la Lean Production, poi, riduciamo drasticamente gli sprechi anche all’interno del ciclo di produzione, consentendo un controllo attento e costante del prodotto durante tutte le fasi di produzione. Negli ultimi anni abbiamo deciso di intraprendere anche un percorso di ricerca di nuovi materiali per produrre apparecchi illuminanti outdoor in grado di combinare elevati standard qualitativi con soluzioni eco-friendly. Non solo una produzione sostenibile quindi, ma anche un prodotto che fosse al contempo green ed efficiente. Un lavoro che si è tradotto nella nascita del nostro nuovo brand Lorelux®. Le lampade Lorelux® sono prodotte utilizzando polimeri da riciclo combinati con polietilene di origine vegetale, 100% ecosostenibili e riciclabili, attraverso una tecnica di produzione a basso impatto ambientale che garantisce un processo privo di gas, vapori tossici e odori fastidiosi e che consente di produrre lampade dal design altamente personalizzato.
È davvero possibile realizzare apparecchi illuminanti che siano al tempo stesso performanti e in linea con il concetto di economia circolare?
È possibile innanzitutto perché il materiale polimerico da recupero con cui sono realizzate le lampade Lorelux® (tappi di bottiglia o sfridi di lavorazione industriale) riducono ulteriormente gli sprechi e le emissioni rispetto all’impiego di materiale vergine, e sono riciclabili a fine vita. In più, lo studio alla base delle lampade Lorelux® garantisce lampade altamente resistenti, con corpi illuminanti che possono durare fino a 50 anni e una tecnologia LED aggiornabile in modo facile e veloce. È garantita anche la compatibilità dell’apparecchio con i dispositivi di telecontrollo, integrabili senza la necessità di antenne esterne e senza compromettere l’estetica della lampada. Se a tutto ciò si aggiunge la possibilità per municipalità e lighting designer di vedere realizzata qualsiasi forma di lampada da loro desiderata, a costi contenuti e in breve tempo, si può dire che non solo viene dato valore al Pianeta e alle sue risorse, ma anche alla creatività di professionisti e clienti che desiderano apparecchi personalizzati a 360 gradi.
Nonostante i tempi bui che stiamo vivendo, la luce fuori dal tunnel, intesa come speranza di rigenerazione urbana e networking territoriale, si vede ancora?
Ridefinire l’illuminazione in un’ottica sempre più sostenibile e circolare è sicuramente l’unica strada che consentirà di uscire fuori dal tunnel della standardizzazione del mercato e di rigenerare il settore illuminotecnico. In Niteko abbiamo sempre operato per valorizzare il nostro territorio, a cominciare dalla scelta di lavorare in Puglia e di creare posti di lavoro per i nostri conterranei. Con Lorelux® tutta la filiera produttiva delle lampade è localizzata sul suolo italiano, riducendo drasticamente i consumi e le emissioni legate ai trasporti. Inoltre, il nuovo brand consente di creare sinergie con società che condividono la stessa mission aziendale (ad esempio, società che si occupano del recupero della plastica), rafforzando quella rete di rapporti che consentono di potenziare il ramo dell’illuminazione pubblica e di proiettarlo verso il futuro attraverso soluzioni green. La produzione di lampade in polimeri ecosostenibili e riciclabili è stata calorosamente accolta anche ai congressi sull’illuminazione, come il Light Symposium e il Lux Europa 2022 che si sono tenuti lo scorso settembre rispettivamente a Copenaghen e Praga.