Home » Cagnani, Sicim: «Innovazione, ricerca e tecnologia: i 3 driver per continuare a crescere»

Cagnani, Sicim: «Innovazione, ricerca e tecnologia: i 3 driver per continuare a crescere»

di Annarita Cacciamani
guido-cagnani-sicim
La ricerca e lo sviluppo sono il pane quotidiano di questa impresa che investe ogni anno milioni nell’innovazione. Guido Cagnani, vicepresidente e managing director di Sicim, ci racconta gli ultimi progetti di un’azienda leader nel settore dell’Oil&Gas. Con sede a Busseto, la cittadina nel parmense che ha dato i natali a Giuseppe Verdi.

Fondata nel 1962, come si è evoluta nel tempo la Sicim?

Nel 1949, dopo la scoperta a Cortemaggiore del primo grande giacimento di gas in Italia, mio nonno – Gian Pietro Riccardi – ha avuto l’intuizione di creare una nuova realtà interamente dedicata alla posa di condotte, fondando SICIM a Busseto. Una ventina d’anni nella costruzione di metanodotti in Italia, poi i primi lavori al di fuori dei confini nazionali: nel 1982 siamo in Algeria, a fine degli anni Novanta consolidiamo la nostra presenza in scenari internazionali, aprendo sedi in Svizzera, Spagna, Kazakistan, Belgio e Francia. Dal 2000 a oggi vedono la luce ulteriori sedi in 16 Paesi. Oggi, con 60 candeline sulle spalle, siamo impegnati in veri e propri progetti EPC (Engineering, Procurement and Construction) nel settore dell’Oil&Gas, tanto da aver aperto nel 2019 una sede a Milano, proprio allo scopo di ospitare il dipartimento di Engineering & Procurement, da cui vengono coordinate tutte le commesse “chiavi in mano”.

sicim-messico-cover

Recentemente, ci siamo aggiudicati la maxi-commessa EPC del “Karachaganak Expansion Project” (KEP) in Kazakistan. Nel 2022 siamo tornati a operare in Italia con quattro nuovi progetti, di cui due da Ravenna a Fano e due da San Benedetto del Tronto a Chieti, per opere di ammodernamento della rete gas italiana. Non da ultimo, abbiamo appena dato il via al nuovo progetto Southeast Extension Project (SEE Project) a Dos Bocas, Messico, volto a espandere l’utilizzo del gas proveniente dal Texas attraverso il gasdotto marino “Sur de Texas” all’area Nord-Orientale del Messico.

Il vostro parco mezzi comprende migliaia di macchine: quali sono le tecnologie più innovative di cui disponete?

La nostra flotta conta oltre 5.500 mezzi d’opera di proprietà. Questo ci permette di ottenere notevoli vantaggi: primo tra tutti, la possibilità di sviluppare internamente modifiche e innovazione tecnologiche per poi applicarle direttamente alle macchine. Una delle nostre tecnologie più adottate è l’anti-tipping, un sistema antiribaltamento installato sulla quasi totalità delle nostre macchine posatubi: a seguito del suono dell’allarme – che indica il raggiungimento della soglia di sicurezza di sollevamento – l’impianto blocca automaticamente ulteriori movimenti. In SICIM è stato adottato anche un sistema informatico CMMS (Computerized Maintenance Management System), per un approfondito controllo e pianificazione delle manutenzioni della flotta.

Tramite la centralizzazione dei dati rilevati, è possibile effettuare precise analisi delle performance per ottimizzare le risorse, migliorando l’efficienza e l’affidabilità delle macchine, oltre che ad incrementarne la vita utile. MasterLog è invece un sistema di monitoraggio della flotta sviluppato in-house da SICIM per rispondere alle sue specifiche esigenze: pur lavorando spesso in aree senza copertura dati mobile, riusciamo a controllare i dati funzionali ed eventuali allarmi generati dalle macchine operatrici, oltre che a geolocalizzare gli stessi mezzi. Questi dati sono essenziali per migliorare l’efficienza e monitorare i costi in termini di asset allocati per progetto.

equipaggiamento-cantieri-sicim

La necessità di essere reattivi in tutto il mondo, ci ha portato a sviluppare mezzi e attrezzature modulari, consentendone la containerizzazione, e quindi di essere rapidi nel montaggio e smontaggio delle nostre macchine, raggiungendo facilmente qualsiasi destinazione. Uno dei principali vantaggi della containerizzazione, oltre a una drastica riduzione dei rischi per i mezzi durante il trasferimento, è la possibilità di mantenere le merci all’interno del container fino a destinazione, con una sensibile riduzione delle tempistiche e dei costi di trasporto. In ultimo, tra le innovazioni di maggior successo, annoveriamo la macchina posatubi TCP LC 150. Il posatubi cingolato riduce al minimo le aree di ingombro delle zone di lavoro, limitando disboscamento e attività di scavo e riporto e consentendoci di essere poco impattanti nel territorio in cui operiamo. Il mezzo, inoltre, non è soggetto a rischio di ribaltamento e permette all’operatore di lavorare con precisione e in sicurezza.

Sicim è attiva nel settore Oil&Gas. Quali azioni state mettendo in campo per la salvaguardia dell’ambiente?

Il rispetto della biodiversità e del patrimonio naturalistico in cui operiamo è per noi, da sempre, un imperativo etico. Le nostre attività, per la loro natura, hanno un impatto sull’aria, sulle risorse idriche, sul suolo, sugli ecosistemi e sulle specie che li abitano. Negli anni abbiamo implementato e affinato specifici accorgimenti e misure preventive per rendere transitori e minimizzare gli effetti delle attività di costruzione. Operando in sinergia con associazioni di categoria, partner, competitor e altri forum, condividiamo e scambiamo buone pratiche e tecnologie per aumentare la consapevolezza di quanto sia fondamentale conservare le biodiversità. Tra le principali iniziative a tutela dell’ambiente, SICIM ha messo in campo diverse progettualità, sia a livello corporate, che a livello Paese nei diversi progetti. A titolo esemplificativo citiamo la campagna “Tree plantation”, promossa in Arabia Saudita, e l’attività di salvaguardia delle mangrovie, in Messico.

Come si sviluppano questi progetti?

In Arabia Saudita, il nostro impegno per la riduzione degli impatti e per la protezione dell’ambiente in cui operiamo si è tradotto in varie iniziative nell’area della base industriale e nel campo base del progetto Jizan-Abha. Qui nel 2021 abbiamo piantato mille alberi, in grado di assorbire circa 250 tonnellate di CO₂ nei primi 10 anni di vita. La comunità locale e il personale di Sicim hanno partecipato in prima persona alla messa a dimora delle piante. Si è inoltre realizzato il progetto “Say no to plastic bottles”, che mira a ridurre l’impatto ambientale generato dai rifiuti e a ridurne la quantità prodotta. Grazie al successo di questa campagna, il consumo di bottiglie di plastica si è ridotto di oltre il 70%.

sede-busseto-sicim

L’attività di salvaguardia delle mangrovie ha interessato, invece, in Messico il progetto Sur De Texas – Tuxpan Pipeline. L’aumento della popolazione, l’urbanizzazione delle coste a causa dello sviluppo del turismo e gli impianti di acquacoltura stanno distruggendo gli habitat di mangrovie. SICIM si è occupata della costruzione di due condotte parallele da 42” e di un gasdotto 42”. Nell’ambito delle attività del progetto, sono state recuperate 6.250 specie tra alberi, arbusti e rampicanti. La percentuale di sopravvivenza di questi esemplari è risultata pari al 100%. Il progetto Sur De Texas – Tuxpan Pipeline si è concluso nel gennaio del 2019, in accordo ai tempi contrattuali, impiegando circa 1.300.000 ore di lavoro con un impatto (sotto) zero sulle mangrovie (100% preservate e +33% nuove).

Investite circa 3 milioni all’anno in ricerca. A quali progetti vi state dedicando?

Crediamo che investire in ricerca e sviluppo sia la base per elevare la qualità dei nostri servizi. Per questo motivo, concentriamo investimenti nel campo dell’innovazione per promuovere una crescita sostenibile, garantendo sempre qualità ai clienti e sicurezza ai lavoratori. Ogni anno investiamo più di tre milioni di euro in ricerca e sviluppo per accelerare l’innovazione e introdurre migliorie ai mezzi di proprietà, alle strumentazioni utilizzate e al loro trasporto. La sola e continua opera di ammodernamento del parco mezzi e attrezzature è alimentata da un costante piano di investimenti di oltre 30 milioni di euro annui. È infatti possibile applicare le innovazioni tecnologiche direttamente sui mezzi d’opera e sulle attrezzature.

sicim-posa-cavo-rete-gas

Altri sforzi sono stati concentrati nel dipartimento Operations. Abbiamo, infatti, avviato un progetto di digitalizzazione del processo di rilevazione delle risorse e delle attività giornaliere nei cantieri. Abbiamo, infine, investito in un sistema di saldatura innovativo: attraverso questa tecnica, la saldatura è risultata qualitativamente migliore e con minime percentuali di difetti rispetto agli standard di settore, offrendo inoltre una diminuzione sia del fumo di saldatura che dei rumori durante il processo di lavorazione. Per il futuro, vogliamo investire ed evolvere ulteriormente il nostro sistema di saldatura orbitale meccanizzata.

Quali misure adottate per la sicurezza sul lavoro nei vostri cantieri?

Riteniamo di primaria importanza la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori, ponendoci come obiettivo non solo il rispetto di quanto richiesto dalle specifiche normative in materia, ma anche il miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. Nel corso del 2021 abbiamo investito circa 540mila ore in attività di formazione, di cui la maggior parte in formazione HSE (Health, Safety & Environment). Per noi è molto importante diffondere la cultura della salute e sicurezza sul lavoro. Una scarsa gestione dei pericoli e dei rischi occupazionali, o una loro sottovalutazione, può determinare eventi drammatici. L’ultimo programma che abbiamo lanciato ha visto la definizione di 12 regole d’oro per prevenire gli infortuni, specialmente i più gravi: le 12 Sicim Golden Rules sono state presentate con materiale video tradotto in 6 lingue, fruibile da tutti i nostri collaboratori.

leonardo-gravina-sicim

Leonardo Gravina, General Manager Sicim

Ogni step dell’attività lavorativa viene analizzato partendo dall’identificazione dei pericoli e le relative possibili conseguenze, per poi individuare le azioni di mitigazione affinché il rischio residuo sia ritenuto accettabile. La procedura specifica sviluppata da Sicim richiede inoltre un’analisi dei rischi di campo giornaliera, da parte del supervisore, per gestire i rischi della singola attività. Abbiamo adottato una specifica procedura per la gestione degli incidenti e dei near miss, cioè qualsiasi evento correlato al lavoro che in condizioni diverse avrebbe potuto causare un infortunio o danno alla salute. Inoltre, crediamo nella politica di Stop Work Authority, che prevede la possibilità e il diritto di interrompere una condizione percepita come non sicura, un’azione o situazione non conforme che potrebbero comportare un incidente.

 

Annarita Cacciamani

 

Ti potrebbe piacere

Lascia un commento