Home » «La Business Intelligence per le PMI», un manuale di approfondimento per le aziende

«La Business Intelligence per le PMI», un manuale di approfondimento per le aziende

di Patrizia Tonin
Analizzare fatti di rilievo per il proprio business, osservandoli da diverse angolazioni, e ricavarne informazioni utili per le strategie aziendali. Grazie alla Business Intelligence, le imprese possono  raggiungere i propri obiettivi prendendo decisioni basate anche sui dati e non solo sull’intuito dell’imprenditore o dell’amministratore delegato.

Abbiamo approfondito la disciplina IT della Business Intelligence in questa “intervista a tre” con Francesco Bergamaschi, David Bianconi e Alessandro Mattavelli, autori del libro “La Business Intelligence per le PMI”, manuale per imprenditori e professionisti.

Cos’è la Business Intelligence?

La traduzione migliore è intelligenza (nel senso latino intelligere = comprendere) negli affari. Si tratta di strumenti che aiutano o dovrebbero aiutare chi conduce un’impresa a prendere decisioni più consapevoli, grazie a una lettura dei dati e delle loro correlazioni. Oggi i campi di applicazioni sono pressoché illimitati, potremmo dire che laddove c’è la traduzione di un fatto in numeri, c’è spazio per la Business Intelligence. Quindi non c’è da sorprendersi che, per esempio, la categoria dei commercialisti abbia reagito con molto interesse alla “novità” di Power Bi.

innovation-sean-pollock-unsplash

Photo: Unsplash / Sean Pollock

Quali strumenti utilizza, da chi è usata principalmente e i campi di applicazione.

Utilizza software di diverso taglio, visto che la Business Intelligence esiste da molti anni. Quelli più datati sono complessi e necessitano di investimenti IT e di molto tempo per l’implementazione e l’apprendimento da parte degli utenti: per questo la BI è stata per decenni appannaggio soltanto di grandi imprese (poche in Italia). Recentemente si è sviluppata la versione self-service della BI, molto più veloce come implementazione e apprendimento, più semplice ed economica, perfetta per le imprese italiane. I campi di applicazione sono infiniti, in azienda ogni dipartimento ne fa uso: dalle vendite al marketing. Poi gli acquisti, la produzione, la logistica, la qualità, fino all’amministrazione e alla finanza. L’ultimo che si è mosso è il dipartimento HR. Dunque la Business Intelligence è applicabile in azienda a tutto tondo.

Perché la necessità di scrivere un libro dedicato alla BI per le PMI?

Quando ci è venuta l’idea di scrivere, non esisteva ancora un manuale in italiano dedicato a Power Bi e l’applicazione del DAX. Ci siamo rivolti a quel pubblico che magari aveva già provato e apprezzato le potenzialità dello strumento, ma non sapeva bene come destreggiarsi e applicarlo al proprio mestiere. Abbiamo voluto proporre la nostra esperienza di apprendimento di tutte le competenze necessarie per iniziare a lavorare seriamente con la Business Intelligence: c’è la grande opportunità di accedere a moltissime risorse, anche gratuite. Il libro è destinato a chi intende mettersi in gioco e desideri procedere con metodo e costanza lungo un sentiero di apprendimento che abbiamo cercato di rendere il meno ripido possibile.

innovation-scott-graham-unsplash

Photo: Unsplash / Scott Graham

I principali progetti legati alla Business Intelligence.

Ogni funzione aziendale può beneficiare delle competenze relative alla Business Intelligence, ci rispondono all’unisono i tre autori.

  • Francesco Bergamaschi ci parla delle sue esperienze: «Svariate imprese usano la self service BI e, in molte, l’ho installata io stesso. I settori di mercato sono i più svariati: metalmeccanico, servizi finanziari, food, servizi di consulenza, ceramica, amministrazioni pubbliche, automotive, editoria, artigianato. E ne ho certamente scordati alcuni…».
  • Continua David Bianconi: «Di recente ho utilizzato la BI per creare sistemi di controllo della finanza aziendale con rappresentazione di impegni finanziari, quali pagamenti derivanti da contratti, agganciati a vari scenari alternativi tra loro. Oppure ho realizzato dashboard per la riclassificazione automatica di dati di bilancio, ma non sono mancate analisi rivolte al mondo delle risorse umane o della logistica. O, ancora, ho rappresentato la contabilità analitica di clienti per determinare il costo di prodotto anche in ragione dell’utilizzo di risorse classificabili come costi comuni (analisi per centri di costo e/o abc costing)».
  • Alessandro Mattavelli afferma: «Possiamo dire che in Italia l’esordio ufficiale in pubblico di Power Bi è stato durante la pandemia per il monitoraggio dei vaccinati. In quell’occasione il Ministero della Salute ha messo in Rete una Bi (piuttosto rudimentale, a dire il vero). Oltre a utilizzarla e farla utilizzare ai miei clienti per analisi vendite, acquisti, redditività e indicatori di bilancio, l’ho impiegata anche per analizzare sondaggi e simulare l’effetto devastante sull’economia italiana degli indicatori della crisi di impresa che sarebbero dovuti entrare in vigore. Ricordo una presentazione di una Bi che calcolava gli indicatori su 500mila aziende eseguita nel novembre 2019 in occasione di un convegno davanti a 500 persone. Allora fece abbastanza impressione, oggi non ci si stupirebbe più di tanto…»

Quale futuro prevedete per la Business Intelligence in termini di innovazione?

Siccome la Business Intelligence è tante cose insieme, le innovazioni saranno molte e in molte direzioni. Non è semplice immaginare che tipo di interazione potranno avere tra loro, influenzandosi a vicenda. Il tema è ampio ma promette di essere un tassello importantissimo nella ricerca di un punto di equilibrio anche sociale, soprattutto nell’ambito della cosiddetta “sostenibilità” e dei paradigmi che ne fanno da corollario.

innovation-simon-abrams-unsplash

Photo: Unsplash / Simon Abrams

Ci sono tantissimi sviluppi in corso, in particolare per integrare la Business Intelligence con la Business Analytics (cioè usare l’output della BI in sistemi di statistica, reti neurali, intelligenza artificiale, machine learning). Inoltre, anche all’interno della BI stanno nascendo applicazioni che integrano l’Intelligenza Artificiale. In ultimo, la tendenza  è il passaggio al cloud anche della fase di progetto del sistema di BI.

La grande sfida della Business Intelligence è sicuramente il sempre maggiore impiego della IA. In futuro si punterà e già lo si sta facendo, a provare a prevedere il futuro più che a raccontare il passato. Del resto lo stesso controllo di gestione deve essere un’occasione per migliorare l’impresa: se si limita infatti a rappresentare la realtà con “effetti speciali e colori ultravivaci” (per citare un famoso spot degli anni ’80) rischia di trasformarsi in auto-esaltazione o auto-commiserazione. E di entrambi non ce n’è davvero bisogno…

tre-autori-business-intelligence

Francesco Bergamaschi
Consulente e Formatore aziendale in Business Intelligence (BI) e Business Analytics (BA), Professore a contratto di BI e BA presso UniBo e BBS, si occupa di Power Pivot per Excel, Analysis Services Tabular e Power BI, con particolare attenzione al linguaggio DAX, essendo il primo docente al mondo ad insegnarlo in ambito universitario. Implementa in azienda la BI, la integra con la Statistica per creare previsioni e promuove l’implementazione della BI e dei BA in tutto il Nord Italia. È membro fondatore del Power BI User Group Italy.

David Bianconi
Dottore Commercialista, si occupa di Consulenza Direzionale e di Formazione riguardo ai temi della Business Intelligence (BI) e del Controllo di Gestione. Collabora come analista esterno per lo sviluppo di applicativi dedicati alla contabilità analitica e all’analisi della marginalità. Ha ottenuto la certificazione Microsoft “MCSA: BI Reporting“. Pubblica contributi su testate e siti specializzati, tiene eventi formativi e webinar sia per Enti di Formazione che per le Community che si occupano di questi temi.

Alessandro Mattavelli
Dottore Commercialista e docente universitario, si occupa da oltre 25 anni di controllo di gestione nelle PMI. È autore di numerosi tool per il Commercialista Telematico sviluppati in Excel e Power Bi. È presidente della Commissione Finanza e Controllo di Gestione dell’Odcec di Milano e si dedica assiduamente alla formazione di professionisti e aziende sui temi dell’analisi dei dati.

 

Patrizia Tonin

Photo cover: iStock / metamorworks

Ti potrebbe piacere

Lascia un commento