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Secondo Mona, 120 anni di storia in campo aeronautico

di Cinzia Ficco
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L’innovazione continua le ha permesso di resistere e diventare leader mondiale nel settore. La Secondo Mona – un secolo dopo la prima certificazione di qualità dell’epoca per progettare e costruire equipaggiamenti carburante per i velivoli nazionali – è un’azienda con grandi collaborazioni internazionali, dotata di centri di lavoro ad alta automazione e nuove tecnologie per i processi speciali.

È il 1903 quando il giovane e abile meccanico Secondo Mona apre una piccola officina per la vendita e riparazione di cicli e motocicli sulla strada del Sempione a Somma Lombardo. Poi dal 1913, con l’arrivo in zona dei primi pionieri del volo a Cascina Malpensa e l’inizio delle primissime attività aviatorie, Secondo Mona ha l’occasione di frequentare Gianni Caproni e gli altri pionieri sui primi campi di volo e di prestare le proprie competenze meccaniche alla nascente industria aeronautica.

Oggi l’industria di Somma Lombardo, nella stessa area comprata dal fondatore nel 1918 (28mila mq) è un’azienda guida nel settore degli impianti carburante per aerei ed elicotteri. Con una forza lavoro di circa 325 dipendenti, la Secondo Mona S.p.a. è oggi a tutti gli effetti una grande azienda che, dopo 120 anni di attività, vanta ancora una conduzione familiare.

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Claudia e Riccardo Mona, amministratori delegati

Con l’attuale Presidente, Renato Mona, guidano l’azienda i pronipoti del fondatore Claudia e Riccardo, Amministratori Delegati, che rappresentano quindi la quarta generazione dell’impresa di famiglia. Il fatturato dell’azienda da qualche anno è stabilmente sopra i 50 milioni di euro con prospettive di crescita, nonostante un rallentamento dovuto alle conseguenze della pandemia da Covid-19 (i ripetuti lockdown hanno impattato sul traffico aereo e sugli stili di vita e di lavoro).

La produzione è suddivisa all’incirca al 50% tra il settore militare e quello civile, con quest’ultimo che ha avuto una leggera flessione negli ultimi anni, ma che sta riprendendo quota. Le esportazioni dirette sono pari a circa il 70%. Per quanto riguarda l’organizzazione dell’azienda, la Direzione Tecnica, formata da circa 35 ingegneri, ha la capacità di progettare, sviluppare e qualificare sistemi combustibile in modo autonomo, sfruttando competenze sia nel campo della meccanica, sia in quelli dell’elettronica e del software associato.

Secondo Mona è un fornitore di primo livello dei grandi costruttori aeronautici mondiali di velivoli, elicotteri e anche di motori aeronautici e carrelli di atterraggio. Il cliente nazionale è la Leonardo, con le divisioni Velivoli ed Elicotteri, che contribuisce per circa il 25% al fatturato complessivo, a cui si aggiungono anche GE Avio, Piaggio Aerospace e direttamente l’Aeronautica Militare. Altri nomi importanti del panorama aerospaziale sono: le europee Airbus Defence e Airbus Helicopters, i consorzi Eurofighter e Panavia, la svizzera Pilatus, e grandi sistemisti e motoristi, come: Collins, General Electric, Rolls-Royce, Parker, Moog e Safran.

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La produzione aziendale è indirizzata a una vasta serie di velivoli e aeromobili, quali: caccia, addestratori, elicotteri, trasporti, UAV, airliner, business jet, commuter e regional. Oggi l’azienda è in grado di progettare interi sistemi combustibile, a volte completi anche di serbatoi, che sono stati installati o sono in fase di sviluppo avanzato sui nuovi elicotteri come: AW149, AW169, AW189, AW249, AW09, nonché sul convertiplano AW609, sui velivoli quali Pilatus PC-24 e PC-12 e gli addestratori M-345 e M-346 di Leonardo.

Importanti collaborazioni internazionali sono da tempo avviate anche con Paesi emergenti.

«Per esempio, in Turchia – afferma Claudia Mona – un’importante collaborazione con la Turkish Airlines riguarda il fuel system completo degli addestratori Hurkus e Hurkus-C, Hurjet e del futuro caccia TFX, mentre in Israele le forniture riguardano gli UAS Heron della IAI. In India la Secondo Mona lavora con la HAL in tutti i principali programmi, compresi l’LCA Tejas l’addestratore IJT e il commuter Saras. In Cina viene fornito il fuel system dell’elicottero AVIC AC-315 e in Indonesia sempre il fuel system per il commuter N-219. È stato aperto anche un nuovo canale con un nuovo costruttore aeronautico negli Emirati Arabi per piccoli addestratori».

componenti-secondo-monaSecondo Mona non si occupa solo di impianti carburante, ma produce anche azionatori idraulici o elettromeccanici per funzioni speciali di bordo ed equipaggiamenti e sottoassiemi dei carrelli di atterraggio di grandi velivoli commerciali come l’Airbus A320 e A350, il Boeing B.787 e dei velivoli regionali della Bombardier.

«Per mantenersi sempre all’avanguardia – aggiunge l’ad – notevoli investimenti sono stati effettuati negli anni per dotarsi di centri di lavoro ad alta automazione, nuovi impianti per i processi speciali e nuove tecnologie come una camera anecoica per i test di compatibilità elettromagnetica e una più grande cella climatica per test in temperatura».

Per il futuro? L’azienda guarda soprattutto al consolidamento delle sue attività, che sono varie.

«La progettazione verrà ampliata – annuncia Mona – andando a interessare componenti per aerei di dimensioni più grandi, ma anche per velivoli piccoli: elicotteri UAV, come l’Hero di Leonardo. Si guarda anche ai programmi di ricerca europei come il New Generation Civil Tilt Rotor (NGCTR), per cui Leonardo sta portando avanti un importante progetto, e il Fast Rotorcraft di Airbus chiamato Racer. Per entrambi i programmi di ricerca la collaborazione riguarda la responsabilità dei sistemi combustibile. Una nuova sfida a cui l’azienda pone un’attenzione particolare è la verifica della compatibilità dei propri prodotti con i nuovi combustibili ecosostenibili, noti proprio come Sustainable Aviation Fuels (SAF) e in fase di collaudo su diversi programmi avviati, come di recente sull’elicottero NH-90, così come le certificazioni ISO in campo ambientale e in quello della sicurezza delle informazioni».

Un piccolo gioiello per ricordare le proprie radici

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Il fondatore Secondo Mona

Ma la Secondo Mona vive anche di passato. Il Museo aziendale è un piccolo gioiello, visitabile solo su appuntamento, che accoglie oltre 500 pezzi, racconta la storia e le evoluzioni della produzione Secondo Mona, passata negli anni dalle biciclette e motociclette ai velivoli, ma anche dalla produzione di macchinari per tacchi di scarpe, tappi da sughero e per la stampa. Inoltre anche elementi meccanici per i primi computer e tutto ciò che l’ingegno dell’imprenditore – e le capacità di adattamento al mercato e alle circostanze del tempo – permettevano.

«Tra i pezzi più antichi – sottolinea Claudia Mona – una delle prime pompe autoregolatrici per l’alimentazione dei motori. Si tratta di una delle pompe storiche realizzate da Secondo Mona nel 1917, risultato di una collaborazione intrapresa con l’azienda francese Albert Moulet nel periodo in cui pervenivano i primi motori da revisionare. Motori che appartenevano ad aeroplani reduci dalla guerra Italo-Turca in Libia (1911-12), che giungevano al reparto Specialisti di Malpensa per la revisione».

 

Cinzia Ficco

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1 commenti

Gianpaolo Cacciapuoti 18 Aprile 2023 - 9:22

Davvero una bella monografia! Conoscevo già quest’azienda ma non immaginavo tutto il background a cui ha potuto attingere spaziando in settori molto diversi … la cross-fertilization è sempre stata a mio parere il “quid” che fa la differenza in un mercato internazionale sempre più complesso e difficile da gestire. Ottima scelta quindi per una testata che si occupa di chi emerge dal mare delle offerte ed aiuta il pubblico a conoscere le novità.

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