Home » Daniele Gulic, Skyproxima: «Il cielo e lo spazio sono le nostre “strade”»

Daniele Gulic, Skyproxima: «Il cielo e lo spazio sono le nostre “strade”»

di Elisa Marasca
cover-skyproxima
Skyproxima è una realtà attiva nell’industria aerospaziale che sviluppa velivoli e piattaforme di nuova concezione, integrando soluzioni robotiche – come braccia meccaniche – e con capacità operative di lunga durata. Le applicazioni vanno dalla sicurezza alla sorveglianza, ai trasporti (anche in ambito Health), all’agricoltura ai servizi spaziali.

Il CEO Daniele Gulic (membro del comitato promotore per il Distretto Aerospaziale Friuli Venezia Giulia) ci racconta il loro percorso verso l’innovazione costante: «La tecnologia? Senza persone non ha margini di crescita»

Skyproxima-team

Da dove nasce l’idea della società?

Ho lavorato come collaboratore di ricerca nel settore delle analisi territoriali con sensori satellitari, e nutro da sempre l’idea di avviare un’attività nel settore tecnologico. Dopo attente e ponderate valutazioni con analisi di mercato e prospettive di sviluppo iniziate nel 2017, abbiamo deciso insieme al socio fondatore Imad Elkurdi di attivare verso la fine del 2019 la startup innovativa Skyproxima. Startup nata con l’idea di gestire lo sviluppo di velivoli a controllo remoto per rispondere alle esigenze operative di clienti, con i quali sussistevano già dei rapporti di collaborazione. A distanza di un anno abbiamo compreso la necessità di cambiamento del modello di business e ci siamo concentrati sullo sviluppo dell’intero ecosistema per la mobilità aerea avanzata (AAM). In effetti oggi siamo tra le poche realtà europee che gestiscono lo sviluppo progettuale per la AAM nel settore sanitario, logistico, safety e monitoraggio territoriale esteso.

Daniele-Gulic-ceo-skyproxima

Chi sono i vostri clienti?

I clienti hanno estrazioni diverse. Pubbliche amministrazioni collegate al sistema sanitario nazionale (medicina di prossimità e vertiporti per la distribuzione farmaceutica); protezione civile e salvaguardia territoriale (operazioni di monitoraggio antincendio e monitoraggio costiero).

Oppure i privati, come laboratori di analisi e supporto sanitario per zone disagiate. Sistemi di sicurezza dotati di intelligenza artificiale (AI) per il controllo e la gestione della sicurezza ambientale, industriale e portuale. Logistica pesante, vertiporti e corridoi aerei di collegamento transfrontaliero per carichi nell’ordine dei 400/500 kg.

tecnologia-skyproxima

Quali sono per voi i fattori chiave per l’innovazione tecnologica di successo?

Gli elementi chiave sono rappresentati dalle persone. Nell’ultimo anno abbiamo lavorato per portare all’interno di Skyproxima dei soci capaci di gestire e valorizzare le potenzialità di sviluppo nel settore AAM e Aerospazio con tutte le inclusioni tecnologiche presenti e future. La tecnologia senza visione non ha margini di crescita.

innovation-hero-skyproxima

Photo: Università Vanvitelli di Napoli

Quali le sfide della ricerca e sviluppo tecnologico in un mercato sempre più competitivo?

Bisogna essere capaci di diversificare. Non possiamo considerarci più bravi o meno bravi ma possiamo contare su una base solida che ci caratterizza: la complementarità. Al nostro interno abbiamo ingegneri, biologi, informatici, statisti, matematici, chimici. Le competenze diversificate e le partnership strategiche ci permettono di essere un passo avanti rispetto agli altri. L’umiltà è il fondamento che ci caratterizza.

skp-UAP-innovation

Quanto è importante la formazione nella vostra realtà? Investite in questo senso?

La formazione è l’elemento distintivo dell’evoluzione personale, professionale, industriale e tecnologica. Singolarmente i soci e collaboratori investono su se stessi per migliorarsi, confrontarsi e condividere idee e progetti. Un’importante funzione la svolge la formazione trasversale (filosofia, leadership, diplomazia), poiché ci permette di migliorarci non solo come innovatori ma come persone per una società economica e finanziaria migliore.

Elisa Marasca

 

Photo cover: Università Vanvitelli di Napoli

Il progetto del Medical Urban Drone (MUD) è stato sviluppato nell’ambito della tesi di laurea magistrale in Design per l’Innovazione, presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Designer: Antonio Ambrosio
Gruppo di Ricerca: Carla Langella, Gabriele Pontillo, Lorenzo Gragnaniello
Anno 2021

 

Ti potrebbe piacere

Lascia un commento