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Tannico, innovazione e ricerca al servizio dei wine lovers

di Annarita Cacciamani
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Elisa Sala (Chief operating officer): «Abbiamo dato vita a un magazzino innovativo con un impianto altamente automatizzato che ci permette un’estrema efficienza».

 

Trentamila bottiglie consegnate al giorno in 23 Paesi del mondo. Tannico, uno dei più noti e-commerce di vino, ha debuttato in Italia 10 anni fa ed è oggi una vera e propria enoteca online. «L’efficienza del nostro servizio è strettamente collegata alla nostra continua ricerca nell’innovazione tecnologica – spiega Elisa Sala, Chief operating officer di Tannico –. Il frutto del nostro studio è il magazzino, unico nel suo genere, cuore di tutte le nostre operazioni».

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Elisa Sala

Come nasce e sviluppa Tannico? Come si posiziona sul mercato?

Tannico nasce esattamente 10 anni fa e apre la strada al mondo dell’e-commerce di vino in Italia con un approccio coraggioso e innovativo. Da pionieristico e-retailer, nel tempo sviluppa diversi altri business andando a creare un ecosistema che copre le esigenze dei consumatori, dei ristoratori e delle cantine, con servizi pensati ad hoc. Attraverso i suoi due wine bar a Milano, i corsi sul vino, i video educational girati nelle più importanti maison di Champagne e cantine, le sue importazioni esclusive e tutti gli altri progetti, Tannico ha innovato e rivoluzionato il mondo del vino online in Italia, diventando il punto di riferimento per gli appassionati, per gli addetti ai lavori e per i consumatori meno esperti ma desiderosi di evolvere.

Quali quantità movimentate? Come gestite i servizi di consegna?

Riusciamo a movimentare fino a 30mila bottiglie al giorno, gestendo un servizio di consegna celere che va dalle 24 alle 48 ore, con la possibilità di prenotare l’orario di consegna in molte città italiane; in aggiunta ci occupiamo di gestire direttamente dazi e accise all’estero, spedendo in 23 Paesi al mondo.

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Nel 2021 è stato inaugurato il vostro magazzino a Castel San Giovanni (Piacenza). Quali innovazioni tecnologiche avete sviluppato per renderlo efficiente e sostenibile?

Dopo un lungo e attento studio dei processi e di ingegnerizzazione, abbiamo dato vita a un magazzino unico nel suo genere. Grazie a un impianto altamente automatizzato riusciamo a stoccare più di 500mila bottiglie a temperatura controllata. 32 robot intelligenti e una tecnologia goods to person permettono di prelevare, spostare e imballare le bottiglie in modo ultra rapido e puntuale. In termini di sostenibilità, 300 kw di pannelli solari posizionati sul tetto che percorre tutta la superficie del magazzino – pari a 6.000 metri quadrati – assicurano un risparmio energetico importante. Il magazzino di Tannico è quattro volte più efficiente rispetto ai magazzini di Food&Beverage in Europa.  

Che tipo di packaging e di contenitori usate?

 I nostri imballi sono volti al rispetto dell’ambiente, senza sottovalutare la qualità, sicurezza e design. Utilizziamo solo cartone FSC di cui il 70% è di carta riciclata, ma che a sua volta può essere riciclato al 100%. Il nostro studio di ottimizzazione in termini di ecologia e funzionalità è in continua evoluzione: negli anni siamo arrivati a utilizzare il 39% in meno di materiale rispetto ai cartoni precedenti e, attraverso il sistema di protezione interna, le bottiglie sono saldamente alloggiate dentro l’imballo anche in caso di forti scossoni. Grazie alla sua versatilità, il nostro packaging può ospitare bottiglie di vino di quasi tutti i formati, sempre impedendo il movimento all’interno della scatola.

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Come declinate i concetti di sostenibilità ambientale e sociale nella vostra azienda?

Oltre ai normali gesti quotidiani di raccolta differenziata – limite del consumo di carta e plastica e di risparmio energetico, l’impegno più grande per noi e con maggiore impatto ambientale è rappresentato proprio dal continuo studio di ottimizzazione che svolgiamo in magazzino e che, considerata la mole di movimentazioni che generiamo, è per noi fondamentale in termini di rispetto dell’ambiente che ci circonda, sentendoci direttamente responsabili.

 

Annarita Cacciamani

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