Greymer sta affrontando il passaggio generazionale mantenendo la tradizione artigiana e abbracciando l’innovazione. Ce lo raccontano le tre giovani donne (e sorelle) alla guida dell’azienda.
Il concetto di storia ha in sé un passato, un presente e soprattutto un futuro. L’azienda calzaturiera Greymer di San Mauro Pascoli (FC), fondata nel 1980, guarda avanti ogni giorno apportando innovazione ai prodotti, attraverso know-how e competenze stilistiche, industriali e organizzative. «La nostra realtà fisica è il migliore specchio dall’ambiente esterno, perché è cresciuta fino a essere ospitata in una sede di oltre 2mila metri quadri all’interno dei quali viene svolta l’attività di prototipia, quella produttiva e logistica», ci spiega la Responsabile HR e comunicazione Antonia Alessandri, che insieme alle sue sorelle e figlie del fondatore Luciano (l’Amministratrice Delegata Perla e la Responsabile delle unità produttive del gruppo, Margherita) portano avanti il timone dell’azienda di famiglia.
Che cos’è l’innovazione per Greymer?
Per Greymer l’innovazione significa essere al passo con i tempi. All’interno dell’azienda c’è stato un passaggio generazionale che vede presente me e le mie due sorelle, ognuna inserita in un ambito lavorativo aziendale diverso. Essendo tutte molto giovani cerchiamo sempre di “innovare” l’azienda sfruttando le diverse idee stimolate dall’ambiente esterno, anch’esso in continuo cambiamento.
Come fate convivere la ricchezza della tradizione artigiana con l’innovazione in ambito calzaturiero?
Questa è un’altra sfida non indifferente. Sicuramente il fatto che, nel reparto produttivo, in ogni singola postazione, indifferentemente se viene utilizzato un macchinario o meno, è ancora presente il singolo operatore che svolge la mansione, perciò non esistono postazioni in cui troviamo solo macchinari che lavorano la scarpa. Questo fa mantenere viva la tradizione artigianale e il vero Made in Italy della calzatura. Allo stesso modo, si è allargato il nostro network di qualità: infatti, se internamente possediamo una linea di taglio che utilizza macchinari all’avanguardia, ci avvaliamo della collaborazione esterna di laboratori, italiani ed internazionali, specializzati nell’orlatura e nell’arricchimento di tomaia.
Quali innovazioni ha comportato il ricambio generazionale?
Una governance giovane che accetta le sfide del mercato, una sicurezza da parte dei dipendenti di una continuità aziendale già consolidata, una struttura più segmentata con responsabili dedicati per ogni area aziendale, corsi di formazione per tutti i dipendenti (attualmente contiamo oltre 100 persone).
Progetti futuri?
Sicuramente il progetto più grosso che abbiamo ora nelle mani è quello di ampliamento aziendale che vedrà realizzare, a fine 2026, una nuova realtà Greymer.